Il Gruppo di Movimento Democratico per Somma Lombardo Area Malpensa e Lombardia, vuole parlare del Festival di Sanremo e dello spettacolo offerto dalla Rai. Al teatro Ariston di Sanremo, giorno 14 febbraio è iniziato il 62° festival della canzone italiana, presentato dal grande Gianni Morandi. Noi di MDSL. , riteniamo Gianni Morandi, un bravissimo conduttore, un vanto della canzone italiana, persona seria, esempio d’umiltà, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo . Gianni Morandi con la sua semplicità, considerata da alcuni “cattivi critici” come improvvisazione, poca organizzazione ma che, a nostro giudizio ha reso il Festival di quest’anno, uno spettacolo molto più vicino ai telespettatori regalando loro qualche ora di serenità. In passato nei Festival spiccava di più il lusso della casta, formata dal presentatore e dal suo staff, dai cache esagerati e dagli esempi di vita lontani da quelli della gente comune. Oggi dalla manifestazione sanremese emerge la semplicità, l’umiltà di Morandi, dei suoi collaboratori e le bellissime canzoni italiane che, hanno reso la trasmissione più pertinente al brutto periodo di vita che le tartassate famiglie italiane attualmente vivono.
Sull’intervento del “Grandissimo Adriano Celentano”, la Rai e il festival della canzone italiana ne ha tratto solo dei benefici in ascolti e visibilità. I contenuti del monologo fatto da Adriano sono sicuramente condivisibili dalla gran parte della gente ma, come al solito hanno creato dei dissensi nei ceti di potere, in pratica tra le menti pensanti e nelle varie Lobbie in quanto tutti sanno che il vero problema dell’Italia non è quello che può dire il grande Adriano Celentano ma la continua disonestà della nostra classe politica. Le affermazioni, fatte dal grande cantante esprimono il suo pensiero e quello di molti italiani ma in relazione alle chiusure dei giornali cattolici, sono chiari i toni della provocazione, dello spettacolo e, non quelli indicati faziosamente da alcuni loschi personaggi che tendono a defraudarne il senso, inneggiando “alla libertà di stampa”, invece di vederne la denuncia del contenuto sempre più politico degli stessi. (Giornali cattolici sempre meno spirituali e sempre più politici)
Le persone “colte” si dovrebbero vergognare nel definire ignorante un grandissimo personaggio quale: “Adriano Celentano” a, tal punto da sottolinearne il suo titolo di studio possibile, 5° elementare ma, dovrebbero indignarsi sui cosiddetti uomini di culto sempre più politicizzati e sempre meno rivolti all’anima e al paradiso.
Il mondo cambia, il Festival di Sanremo cambia, ma nulla può accadere se non prima pianificato e previsto dalle Direzione della Rai quindi, nessun italiano crede alla casualità degli eventi, lo dimostra il fatto concreto che, la trasmissione di Santoro “ Anno zero “ non è più trasmessa sulla rete nazionale.
Concludendo sosteniamo che tutte le sedi anche quella dell’Ariston, possono servire a far passare oltre che la meravigliosa Canzone Italiana, “il malessere del Popolo Italiano” che, da Sovrano si vede, non rappresentato da questa classe politica disonesta e corrotta. (Monti e affini)
Grave! La Corte Costituzionale non ha considerato la raccolta di “un milione e cinquecento” Firme, fatta da “Italia dei Valori” tesa ad avvalorarne il diritto Costituzionale di Sovranità.
Studiosi, sia del mondo laico che di quello religioso perdonate, l’ignoranza di un Grand’Uomo, di un Grande Artista qual è Adriano Celentano che, ha contribuito a rendere grande la canzone italiana, facendola conoscere ed apprezzare anche nel mondo.
Persone offese indirizzate la vostra indignazione, le vostre capacità e il vostro potere terreno e spirituale affinché le famiglie italiane stiano meglio, che i giovani italiani possano trovare lavoro ed avere così un possibile loro futuro.
Fate questo con azioni concrete invece di pensare ai monologhi di Adriano Celentano.
Professor Monti, riporti immediatamente i carburanti a costi plausibili e smetta di tassare gli Italiani colpendo veramente la ricchezza, quindi il suo mondo, fatto di Senatori e di privilegi.
Europa uguale, Vero Rispetto e Vero Aiuto al Grande Popolo Greco. Uguaglianza tra gli Stati membri, basta il plagio della Germania e della Francia.
Viva la Musica , la Canzone Italiana. Grazie al coraggio del Bravissimo Adriano Celentano e di Gianni Morandi. “ Persone di potere, Più Onestà per il Popolo Italiano”. MDSL
Cell. 349.5836954
E' finito uno dei più bei Festival visti negli ultimi anni.
RispondiEliminaIl Festival della Canzone Italiana dove si sono sentite delle belle canzoni, dove si è vista una struttura meravigliosa supportare i cantanti, con una grande orchestra, con delle bellissime luci, con degli splendidi professionisti rappresentati quali il coro ecc. .
Un bravo presentatore, umile, onesto com'è Gianni Morandi, che ha reso il 62°Festival, il Festival della gente.
In questo Festival ha vinto la gente, la canzone italiana, l'Onesta', l'Umiltà, la Fede in Dio. Meraviglioso! Viva Celentano e Gianni Moranti. Viva la timida allegria espressa dal bravissimo Rocco Papaleo. Comunque, il Clero mediti!
Chiesa , meno problemi terreni e più attenzioni alle anime, al paradiso. Piera
Il grande Celentano non voleva che passasse il messaggio: “Chiudiamo i Giornali, quali, Avvenire e Famiglia Cristiana ma, visto i nomi delle testate e l’indirizzo, si occupassero maggiormente di cose più attinenti alla spiritualità”.
RispondiEliminaSi Vergogni chi si è permesso di offendere “l'uomo Celentano “ che il mondo ci invidia.
La Chiesa non si indignava quando, in passato ha fatto chiudere trasmissioni televisive in nome della sua etica, in quelle occasioni non si gridava alla censura. Tutto giustificato.
La gente noti quanta influenza ha la Chiesa nelle scelte terrene e quanto poco si vede il suo impegno nel parlare dell’aldilà.
In questo magnifico Festival senz’altro si è dato poco rilievo alla grande cantante " Huston” sicuramente si è sbagliato, comunque il mondo si dovrebbe maggiormente indignare sul perché una tale Star sia arrivata a tanto. Forse la si sarebbe dovuta tutelare maggiormente da viva e non solo ossequiarla da morta. Viva il Festival della Canzone Italiana, Viva Morandi. Bravo!!
Faccio notare il gruppo straniero di cui mi sfugge il nome, invitato perché da poco ricostituito in quanto a loro dire avanzava la vecchiaia, alla domanda se conoscevano qualche canzone di Sanremo, genuinamente rispondevano: “No!”. Ma veniva in Italia a farsi pubblicità e vendere i loro brani. Ma! Viva la città dei fiori, Sanremo. Gianni