lunedì 26 settembre 2011

TAX - FREE IN MALPENSA FORSE UGUALE A UNA OBLITERATRICE

 


Mi chiamo Paolo Rodo Frangiamore,  abito  a Somma Lombardo in  provincia di Varese e sono un doganiere che lavora in Malpensa.
Altre notizie relative ai  miei interessi,  ho fondato un sito d’opinione:   www.mdsl.it.
L’unico  intento di questo articolo  è quello di   voler dare un mio personale contributo in risposta a quanto apparso sul sito  www.linkiesta.it in “Bussola Cinese di  Saro Capozzoli”,  per    chiarire meglio il funzionamento delle operazioni di  restituzione dell’Iva all’esportazione,  regolate dal DPR 633/72 del 26/10/1972, con l’ Art. 38 quater  (acquisti fatti dai turisti)  meglio conosciuto come    Tax – Free.
Comincio subito indicando una possibile quanto provocatoria  soluzione  che sicuramente risolverebbe il problema delle code per i Turisti negli aeroporti (anche in quello di Malpensa).                                 La soluzione consisterebbe nell’introduzione di macchine “Obliteratrici” che ne  vidimino le   loro fatture in modo automatico.
L’obliteratrice chiaramente calmerebbe qualsiasi polemica su ritardi e code ma  ridurrebbe  i normali  controlli  sulle merci e su chi ne esegue l’esportazione.
Serve  spiegare  QUANDO IL Turista HA DIRITTO  allo sgravio dell’iva all’esportazione,  precisando quanto segue:
-  che la sua Residenza  debba essere fuori dall’Unione Europea;
- che la  documentazione relativa alla merce da esportare   sia integra e che sia intestata alla  persona  che richiede il rimborso;
-  che debba presentare in Dogana  la merce nuova  (Significa “non usata”);
 - che la merce in fattura dopo la vidimazione esca “immediatamentedagli Stati dell’Unione   Europea  sotto lo sguardo “attento e responsabile” del  Funzionario Doganale in servizio.                                             
A questo punto penso sia chiaro a tutti che  il compito del Doganiere in servizio di Tax-Free sia DIFFICILE e di grande  Responsabilità (anche se spesso  sottovalutato da persone inesperte
Il Funzionario Doganale con la sua Firma e il suo Timbro Ufficiale  autorizza il rimborso dell’IVA  al Passeggero, garantendo  la sua posizione di diritto di fronte alla Legge, al contempo certificando l’uscita del bene dall’Unione Europea .  (Cosa che probabilmente pochi cittadini conoscono o considerano.)
Il Doganiere (figura professionale poco nota al grande pubblico ) potrebbe incorrere in gravi reati  con conseguenti responsabilità penali se non osserva o non fa rispettare la Legge, concedendo  rimborsi a chi  non ne ha  il diritto perché ad esempio sia residente nell’Unione Europea  o peggio non abbia con se la merce “nuova” , rimasta invece sul territorio Nazionale o Europeo.
Il Doganiere deve sempre avere la possibilità di poter controllare il bene sul quale si richiede l’esenzione dell’iva.
Permettetemi adesso  di esprimere più marcatamente le  mie osservazioni. Non dimentichiamo che il funzionario doganale è al servizio dello Stato e deve farne rispettare le Leggi, valutando con professionalità e competenza le situazioni e le circostanze che si pongono alla sua attenzione. Tanto per chiarire: non è  un’obliteratrice.
Mai e poi mai si deve svilire la sua posizione di Ufficiale di Polizia Giudiziaria e Tributaria ai sensi degli artt. 57 del C.P.P., 30 e 31 della L. 4/1929 e con riferimento all’art. 324 del D.P.R. 43/1993 e agli artt. 19 e 19 e 58 del D.L.vo 504/1995.
CHIUNQUE OSTACOLI L’ESERCIZIO DELLE SUE ATTRIBUZIONI E’ PUNITO SECONDO I CASI, CON LE PENE STABILITE DAL CODICE PENALE.
Tutto è dovuto ai cittadini ma solo “se e quando” si sia accertato all’interno degli spazi doganali il loro buon diritto; nello specifico, il diritto a beneficiare dell’esenzione dall’IVA.   
È chiaro che quotidianamente il doganiere si trova a dover contemperare l’esigenza di celerità e speditezza degli scambi commerciali con il dovere, altrettanto ed ancor più stringente, di assicurare il rispetto della normativa che regola il funzionamento delle operazioni di Tax-Free.
Denota grande superficialità chi scrive di code di 80-100 metri ai Tax-Free di Malpensa quale situazione sistematica e giornaliera, addirittura arrivando a sostenere che l’appagante vacanza trascorsa sulla nostra penisola, tra gente solare, clima piacevole ed ottima cucina venga oscurata o cancellata dall’attesa trascorsa davanti al Tax-Free, ovvero l’“ennesima vergogna nazionale”.
Prima di accusare così pesantemente figure professionali che rivestono un importante ruolo istituzionale, bisognerebbe approfondire la situazione in cui gli stessi doganieri si trovano ad operare ogni giorno. Parliamo di un ufficio aperto al pubblico circa 20 ore al giorno, nel quale è assicurata la presenza costante di 2-3 funzionari che si alternano in turni per garantire la migliore fruibilità del servizio alle migliaia (migliaia!) di turisti che si presentano allo sportello per fruire del beneficio del’esenzione dell’IVA. Turisti che talvolta hanno sì contribuito con i loro ingenti acquisti a rimpinguare le casse dell’economia nazionale, ma che proprio per questo presentano spesso decine e decine di fatture che il funzionario è tenuto a verificare; oltre al fatto di dover accertare l’esistenza dei requisiti soggettivi sopra indicati, controllando quindi passaporti, carte d’imbarco, ecc..
Che senso ha incitare improvvisi blitz della stampa per fare luce su una situazione, che sarebbe del tutto chiara solo che si volesse considerare la situazione ed il contesto nel suo complesso. La vergogna è invece infangare il lavoro che scrupolosamente i doganieri compiono quotidianamente, a meno che allora non si voglia davvero sostenere la soluzione “doganiere=obliteratrice”.
Non si dimentichi peraltro che l’IVA è anche una risorsa comunitaria e che il doganiere, nel valutare la correttezza delle operazioni Tax-Free sottoposte alla sua attenzione, ha quindi una responsabilità che travalica perfino i confini nazionali.
Il Doganiere non è un fastidio per il Viaggiatore in regola.   Peraltro, esistono in tutti gli aeroporti e nella fattispecie in quello di Malpensa precise indicazioni che spiegano, in tutte le  principali lingue straniere in modo facile e comprensibile a tutti, il funzionamento delle operazioni di Tax-Free.
W il Turista, certamente..  ma molti di essi devono prima capire e poi saper rispettare le istituzioni del Paese che visitano e nello specifico collaborare e facilitare il lavoro dei  Funzionari Doganali atti alla  Vigilanza e al Controllo.
Altresì voglio fare osservare che, nel concreto, la restituzione cash dell’IVA al turista è oggi gestita da Compagnie Private; operazioni che svolgono dietro un lauto compenso, dividendosi cioè utili che spaziano dall’otto al nove per cento sul dovuto al viaggiatore.
In questi uffici privati lavorano senz’altro ragazzi molto competenti; l’errore, grave, è però confonderli con le istituzioni dello Stato, poiché questi agiscono solo ed esclusivamente per fini privati, cercando spesso di compiacere il viaggiatore anche al di là, quando non contro, le diposizioni di legge. Spesso gli sportelli di queste compagnie vengono addirittura confusi con gli uffici della Dogana Italiana (tipico del viaggiatore davanti al doganiere: “They told me!”, “Me l’hanno detto loro!”) , quando non addirittura il passeggero si fa forte di dubbie argomentazioni giuridiche portate dal negoziante stesso, che ha evidentemente tutto l’interesse a vendere la propria merce più che a fare rispettare le norme del Tax-Free.
In conclusione, certamente le cose si potrebbero migliorare, si può sempre migliorare… ma non è attraverso critiche gratuite ed infondate (v. quanto scritto dal sig. Saro Capozzoli) che lo si farà..non è intellettualmente onesto cercare la polemica ad ogni costo e sparare a zero su un’amministrazione che cerca di svolgere al meglio, quotidianamente, il proprio ruolo istituzionale.  Toglieteci tutto , ma non la dignità!
Firmato: Paolo Frangiamore 
                paolo@mdsl.it
Cell.        349.5836954 

2 commenti:

  1. Come al solito mi trovate d'accordo su quanto scrivete. Io leggo sempre quanto scrivete. Bravi. L'america dei film e dei sogni è proprio l'Italia. Gli Italiani, un popolo solare allegro, accogliente. E' vero il detto: "tutto il mondo è paese", ma fatevi un giro in Italia da quando si sono aperte le frontiere, noterete i risultati. Dite la vostra! Si parla dei cinesi, nel loro stato diritti umani zero, falsificazioni esportate di tutti i generi in tutto il mondo, mancanza di regolamenti sul lavoro, l'essere umano uguale a zero. Come ci si permette di giudicare negativamente l'Italia parlando dell'operato del Tax - Free si pensi a cose più serie quali i politici che quotidianamente ci derubano in svariate maniere.
    Ci si vergogni a parlare male sempre delle nostre istituzioni e degli Italiani. L'unica cosa che bisogna fare per l'Italia e gli Italiani cominciare a volerla bene in primis aiutandola cominciando con non scrivere negatività su di essa ma aiutandola con l'onestà politica. L'aeroporto ospita sale giuoco un esempio molto negativo ma questo passa innosservato, basta pagare l'affitto e tutto va bene. I politici mangiano nelle loro mense a 4 euro dal pesce alla carne al dolce ecc.. tutto a carico del contribuente e ci si permette a parlare della Dogana Italiana che fà il suo dovere chiamandola un'ennesima vergogna nazionale. La vera vergogna e quella di chi cavalca questo linguaggio per fare odiens. Venissero a vedere come è trattato ai Ceck- il personale da parte di molti passeggeri che pretendono in modo impossibile. Altro il reparto chiamato Cargo-City posto dove sorgono uffici e magazzini si impoverisce sempre di più, perdedendo La Banca Popolare di Lodi, motivi conosciuti la Sea chiede troppi soldi d'affitto mensile quantificabili in Euro 18.000,00= . Non si pensi che foglio difendere le banche ma voglio difendere i servizi per la gente che lavora in quel luogo. Bravo Paolo che scrivi con il tuo gruppo su www.mdslo.it a far notare le cose. Pasquale. (sono un vostro grande sostenitore).

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  2. Trovo molto giusto quello che Lei ha scritto e l'operato del vostro Movimento D'Opinione Chiara

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